VENETO, EMILIA-ROMAGNA E MARCHE, SINERGIE TRA PROVVEDITORATI CON OBIETTIVO EUROPA - Agenfor International

VENETO, EMILIA-ROMAGNA E MARCHE, SINERGIE TRA PROVVEDITORATI CON OBIETTIVO EUROPA

DOSSIER

ARTICOLO DI MARINA CANEVA.

I Provveditori di Emilia Romagna e Marche e del Triveneto, Gloria Manzelli ed Enrico Sbriglia, hanno firmato nei giorni scorsi un Memorandum of Understanding per dare avvio alla costituzione di modelli di sperimentazione fra articolazioni territoriali che consentano di estendere le iniziative di ricerca già avviate a Padova nell’ambito delle attività di progettazione europea. Lo scopo è quello di rafforzare i legami tra soggetti pubblici e privati e di potenziare le rete tra soggetti pubblici.

Proprio la fruizione congiunta di servizi, soluzioni e strumenti tecnologici avveniristici al servizio della sicurezza e della riabilitazione sociale, in una linea di collaborazione stabile sui temi della radicalizzazione e del terrorismo internazionale, è stata oggetto di due giornate di studio, il 25 e 26 febbraio scorso, organizzate a Bologna dal Provveditorato Regionale per l’Emilia Romagna e le Marche, in collaborazione con il Provveditorato del Triveneto e Agenfor International.

La firma congiunta del Memorandum of Understanding, siglato il 19 febbraio scorso, rappresenta il primo passo verso  modelli di sperimentazione  fra articolazioni territoriali che consentano di  estendere le iniziative di ricerca già avviate a Padova nell’ambito delle attività di progettazione europea. Proprio la fruizione congiunta di servizi, soluzioni e strumenti tecnologici avveniristici al servizio della sicurezza e della riabilitazione sociale, in una linea di collaborazione stabile tra le parti sui temi della radicalizzazione e del terrorismo internazionale, è stata obiettivo delle due giornate di studio organizzate a Bologna dal Provveditorato Regionale per l’Emilia Romagna e le Marche, in collaborazione con il Provveditorato del Triveneto e Agenfor International.

La prima giornata, il 25 febbraio scorso, è stata dedicata al progetto europeo J-Safe. Ad una platea composta da rappresentanti delle Forze dell’Ordine, sono stati illustrati alcuni modelli operativi tecnologici e il possibile utilizzo degli stessi, in via sperimentale, in ambito penitenziario. Oltre alla presentazione dei sistemi MSAB, che consentono l’estrazione di dati forensi digitali da dispositivi mobili, e del software MERCURE per l’analisi dei metadati telefonici, ad opera delle Aziende specializzate nel settore e della Polizia Penitenziaria, con il Commissario Capo Antonio Zaza, vice responsabile del Nucleo Investigativo Regionale del Triveneto, e l’Agente Scelto Luigi Prota, componente del medesimo Nucleo, sono state introdotte alcune ipotesi di prototipi tangibili che possano soddisfare le esigenze della Polizia Penitenziaria anche in cooperazione con le altre Forze di Polizia.

Il Garante regionale dei diritti delle persone ristrette o private della libertà personale per l’Emilia Romagna Marcello Marighelli ha aperto il confronto della seconda giornata, realizzata sotto il cappello del progetto europeo Training Aid. Sono intervenuti il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna Stefano Dambruoso, che ha introdotto le novità legislative previste dalla Legge n.43/2015 in tema di contrasto alla radicalizzazione, e il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bologna Giuseppe Spadaro, che con l’avvocata Francesca Calaminici ha presentato i profili giuridico-sociologici della sottrazione internazionale di minori nell’ambito del terrorismo.

La Presidente del Centro Italiano di Mediazione e Formazione alla Mediazione Maria Rosa Mondini, insieme a Sara Gambino, Funzionario giuridico-pedagogico e Project Coordinator di alcuni Progetti Europei, ha approfondito il tema della giustizia riparativa di orientamento umanistico in contesti complessi come quello dell’esecuzione penale degli adulti.

Il Provveditore per il Triveneto Enrico Sbriglia ha infine chiuso i lavori, valorizzando nel saluto conclusivo l’operato giornaliero del personale penitenziario impegnato negli istituti e auspicando che tali opportunità di studio possano ulteriormente incrementarsi, anche alla luce delle intese avviate tra le due articolazioni territoriali.

 

* Marina Caneva è referente per la comunicazione del Prap del Triveneto