Il principio del reciproco riconoscimento delle decisioni penali è al fondamento della cooperazione giudiziaria nell’Unione.
Come sancito nel Recital (5) della Decisione Quadro 2008/909/GAI, “I diritti processuali nei procedimenti penali sono un elemento cruciale per assicurare la fiducia reciproca tra gli Stati membri nell’ambito della cooperazione giudiziaria”.
Progetti come REUNION – Reinserimento dei detenuti stranieri nell’UE propongono di migliorare la conoscenza negli Stati Membri – e quindi l’applicazione – di misure sul reciproco riconoscimento alle sentenze penali, che irrogano pene detentive o misure privative della libertà personale, come la Decisione Quadro 2008/909/GAI o pene alternative e misure alternative non detentive, quali quelle previste dalla Decisione Quadro 2008/947/GAI.
Per tale motivo, il giorno 29 settembre, ha avuto luogo presso le sale della Corte d’Appello di Venezia l’Incontro di approfondimento sull’applicazione delle Decisioni Quadro 2008/909/GAI e 2008/947/GAI, durante il quale il Presidente della Corte d’Appello di Venezia Carlo Citterio, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Venezia Federico Prato, la Consigliere presso la Corte di Cassazione Debora Tripiccione, il Direttore Generale Affari Internazionali e Cooperazione Giudiziaria presso il Ministero della Giustizia Stefano Opilio, il già Porcuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lucca Pietro Suchan hanno svolto lezioni magistrali circa l’applicazione di strumenti normativi europei.
La stessa settimana, il 25 settembre, il progetto REUNION è stato presentato anche presso l’EuroPris Expert Group Meeting on Framework Decision 2008/909, durante il quale giudici, avvocati, personale penitenziario e altri professionisti nel settore della giustizia hanno avuto modo di discutere dell’esecuzione transfrontaliera di sentenze che comportano la privazione della libertà personale.
La Fondazione Agenfor International continuerà nei prossimi mesi a lanciare iniziative volte ad accrescere il livello di conoscenza degli strumenti di cooperazione penale europea dal punto di vista del contesto italiano, nel quadro della Riforma Cartabia.